La trappola dell’esclusione sociale: “non riesco ad inserirmi!”

Le persone affette dalla trappola dell’esclusione sociale si considerano diverse dalle altre, escluse e tagliate fuori dalla comunità nella quale si trovano a vivere; sentono di non avere niente da condividere con le altre persone, sperimentando frequenti sensazioni di diversità e di non appartenenza sociale.

Cosa succede in chi ne è affetto?

Chi ha questa trappola tende ad isolarsi e a non partecipare a nessuna o a poche aggregazioni sociali, preferendo attività nelle quali non è richiesto socializzare. Tale schema è spesso caratteristico di coloro che vengono definiti “solitari”.

In risposta alla trappola la persona tende ad evitare gran parte delle situazioni sociali in quanto prova una forte ansia. Tale ansia è alimentata dall’idea di essere inferiore agli altri e di essere incapace di sostenere una conversazione.
Una situazione particolarmente attivante per chi ne soffre è il gruppo. Da una parte si vorrebbe interagire con spontaneità e disinvoltura con gli altri, dall’altra ci si sente bloccati e timorosi del rifiuto. In altri casi, più che ansia, si sperimenta una sorta di distacco e alienazione sociale. Ciò si accompagna dalla convinzione di non essere in grado di integrarsi.

Come si origina?

Spesso le origini dell’esclusione sociale risalgono ad esperienze precoci dove si è stati presi in giro ed esclusi per la propria identità sessuale, alcune caratteristiche fisiche e personologiche, o perché cresciuti in una famiglia considerata “diversa”dalle altre. La diversità può riguardare molti aspetti:

  • la razza;
  • l’origine etnica;
  • la religione;
  • la lingua;
  • lo status sociale;
  • il livello di istruzione;
  • le condizioni economiche.

Potrebbe anche esserci stato un componente della famiglia alcolizzato o affetto da un importante disturbo psichico. Può darsi che la famiglia abbia cambiato spesso casa senza mai stare in un luogo un tempo sufficientemente lungo per crearsi delle radici o che abbia scoraggiato lo sviluppo della propria identità in un bambino/a con un temperamento passivo.

A chi richiedere aiuto?

Grazie ad un terapeuta specializzato in Schema Therapy puoi apprendere l’origine e le situazioni che attivano la trappola, in modo da apprendere nuovi comportamenti e migliorare la qualità della tua vita e delle tue relazioni.