Cos’è la mindfulness? Come funziona?

Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a farci il surf. -Jon Kabat-Zinn

La mindfulness è uno stato della nostra mente che consiste nell’osservare quello che sta accadendo così com’è, proprio qui, proprio ora. Essa permette di lasciar andare pensieri e sensazioni così come arrivano in un determinato momento. Ciò che succede è che ci sganciamo dal flusso dei nostri pensieri e facciamo un passo indietro, notando quello che stiamo pensando, sentendo e sperimentando nel qui ed ora.

La mindfulness può essere vista come una sorta di meta-consapevolezza, che significa consapevolezza della consapevolezza. Piuttosto che sentire semplicemente la rabbia, sono consapevole che ora sto sentendo la rabbia. Questa sottile differenza ci permette di non perderci nella trama dei nostri pensieri e sentimenti ma di assumere una prospettiva esterna rispetto alla nostra esperienza. Tale prospettiva ci aiuta a riconoscere schemi di risposta emotiva vecchi, radicati ed automatici proprio nel preciso istante in cui si fanno spazio. Essere disponibili ad osservare e notare questi schemi, ci apre piano piano verso la via dell’accettazione, gettando le basi per modificare il nostro comportamento.

Ad esempio se qualcuno ci critica potremmo provare una sensazione di tensione, un aumento del battito cardiaco ed arrossire. La nostra testa inizierebbe a essere bombardata da una serie di pensieri e potremmo sentirci bloccati nell’esprimere quello che vorremmo dire. La mindfulness ci aiuta a riconoscere gli elementi automatici della nostra mente come ad esempio “Non valgo niente”, “Sono un incapace”, “Sono impotente” e favorisce la consapevolezza dei tentativi utilizzati per liberarsi dal dolore. Attraverso il processo di meditazione, i nostri schemi di reazione perdono potere su di noi e possiamo sentirci liberi di agire in modo differente.

Come funziona?

La ricerca scientifica ha messo in evidenza i meccanismi che stanno dietro alla pratica della mindfulness:

  • Meditazione: incremento della consapevolezza nella vita di tutti i giorni con conseguente aumento del benessere;
  • Decentramento: i pensieri vengono considerati come dei fenomeni non necessariamente veri e importanti;
  • Flessibilità psicologica e valori: si permette l’esistenza di pensieri e sensazioni sgradevoli senza affrontarli in modo controproducente ma reagendo in linea con i propri valori ed obiettivi;
  • Regolazione emotiva: si incoraggia l’accettazione delle emozioni nel qui ed ora, riducendo le reazioni impulsive ed automatiche;
  • Auto-compassione: sviluppare un atteggiamento amichevole e gentile verso di sè, prendendo coscienza che i dolori e le delusioni fanno parte dell’esistenza umana;
  • Cambiamenti cerebrali: si verificano cambiamenti funzionali e strutturali nel cervello che corrispondono ad un aumento dell’elaborazione cognitiva ed emotiva;
  • Cambiamenti nell’attenzione e nella memoria di lavoro: l’aumento delle capacità di attenzione e di memoria di lavoro favorisce la riduzione dei sintomi e migliora il funzionamento psicologico.