Autostima: cos’è e come ci influenza

Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano, preoccupati se non apprezzi te stesso -Confucio

L’autostima è la valutazione che ognuno di noi ha di sé in termini di importanza e di capacità personali. Essa condiziona i nostri pensieri e le nostre azioni ed influenza il modo in cui ci rapportiamo con gli altri. Spesso ci chiediamo: come sono? Sono amabile, degna, rispettabile? Sono capace, piacevole, competente? E in che misura? Quali sono i miei punti deboli e i miei punti forti? Dove posso aspettarmi di raggiungere i miei scopi e dove invece fallirò?

Queste domande sono contenute costantemente nei nostri pensieri e ci portano a giudicarci positivamente o negativamente.

Da cosa è formata l’autostima?

Quando si parla di autostima si fa riferimento al valore che diamo a ciò che ci riguarda, ai nostri aspetti, alle nostre caratteristiche, a come ci vediamo. Essa comprende:

  • l’aspetto cognitivo: l’opinione che ognuno di noi ha di sé (aspetto fisico, conoscenze, competenze, raggiungimento di obiettivi prefissati);
  • l’aspetto emotivo: cosa si prova nei propri confronti (affetto, indifferenza, ostilità..);
  • l’aspetto comportamentale: come ci comportiamo verso noi stessi (rispetto di sé, soddisfazioni personali).

Perché continuo a valutarmi negativamente?

I problemi di immagine nascono quando vi è un’elevata discrepanza tra come ci vediamo- il nostro sé reale- e come vorremmo essere – il nostro sé ideale.

Chi possiede una bassa stima di sé tende a valutarsi negativamente e si aspetta di non riuscire a raggiungere l’obiettivo che si è prefissato, sperimentando paura e ansia. La preoccupazione di non farcela può portare la persona a impegnarsi di meno, aumentando il rischio di fallire. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo prefissato conferma la visione negativa che la persona ha di sé come inadeguata e incompetente.

Come coltivare una valutazione positiva di sé?

I requisiti per star bene con se stessi sono:

  • consapevolezza del proprio valore, delle proprie capacità e potenzialità;
  • accettazione dei propri limiti, delle proprie debolezze e inadeguatezza;
  • fiducia nel saper affrontare e risolvere i problemi;
  • essere pronti anche a rischiare un fallimento.

Perché è importante avere una buona autostima?

Chi ha una visione di sé negativa, non si sente abbastanza sicuro del proprio valore e delle proprie qualità, spesso si sente incompetente, inadeguato e tende a non dare importanza ai propri bisogni, evita di esporsi per un eccessivo timore di sbagliare, sperimenta maggiore incertezza nel prendere una decisione e difficoltà nel trovare soluzioni ai problemi. Se vive un insuccesso soffre maggiormente, in quanto lo attribuisce esclusivamente a una propria mancanza, mentre se sperimenta un successo tende a svalutarlo e a sminuire il traguardo raggiunto.

Chi ha un buon livello di autostima riconosce i propri successi ed accetta i propri limiti, non trova sia necessario sminuire l’altro per sentirsi migliore. Il rispetto reciproco nella relazione favorisce un clima di collaborazione, condivisione e fiducia.

Infine l’accettazione di sé, dei propri punti di forza e delle proprie debolezza,  fa sì che si ritenga appropriato esprimere i propri pensieri, emozioni e bisogni, nel rispetto dei propri diritti e di quelli altrui.

E tu, come ti vedi?